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Il popolo riunito dei Navarï nacque con una grande ambizione: costruire una città sulla Grande Faglia per connettere la regione orientale alla regione occidentale. Giunti a metà dell’opera, la splendida città finì distrutta da una spietata guerra di confine fra Luminanti e Crepuscolanti, che segnò la nascita di Apicustos. Col passare dei secoli, terremoti e cataclismi hanno inghiottito i resti della città, lasciando alle Nubi del Peccato una manciata di ruderi abbandonati.
Costretti a ritirarsi nel deserto di Nam'Sahada, gli abitanti di Navarï costruirono nuove città fra le dune di sabbia, ma dell’antico splendore e delle leggendarie opere di artigianato del popolo non resta che un vago ricordo. Povertà e siccità hanno invece preso il sopravvento sul regno, che si ostina a rifiutare ogni tentativo di riconciliazione con Lumina e fronteggia con tenacia i continui assalti da parte delle tribù crepuscolanti guerrafondaie e delle creature selvagge.
Il sovrano dei Navarï, conosciuto come il Custode del Sole, è considerato dal popolo un diretto discendente degli dèi e detiene il potere assoluto sul popolo. È per questo che, nonostante le terribili condizioni in cui versa il regno, sono in molti ad anelare il giorno in cui re Nelungö sarà riconosciuto da tutti come l'indiscusso imperatore di Nebula.
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Navarï (città)
La città distrutta
Discendenza geografica: Nebula → Regione occidentale → Deserto di Nam'sahada
Quote
Il popolo riunito dei Navarï nacque con una grande ambizione: costruire una città sulla Grande Faglia per connettere la regione orientale alla regione occidentale. Giunti a metà dell’opera, la splendida città finì distrutta da una spietata guerra di confine fra Luminanti e Crepuscolanti, che segnò la nascita di Apicustos. Col passare dei secoli, terremoti e cataclismi hanno inghiottito i resti della città, lasciando alle Nubi del Peccato una manciata di ruderi abbandonati.
Costretti a ritirarsi nel deserto di Nam'Sahada, gli abitanti di Navarï costruirono nuove città fra le dune di sabbia, ma dell’antico splendore e delle leggendarie opere di artigianato del popolo non resta che un vago ricordo. Povertà e siccità hanno invece preso il sopravvento sul regno, che si ostina a rifiutare ogni tentativo di riconciliazione con Lumina e fronteggia con tenacia i continui assalti da parte delle tribù crepuscolanti guerrafondaie e delle creature selvagge.
Il sovrano dei Navarï, conosciuto come il Custode del Sole, è considerato dal popolo un diretto discendente degli dèi e detiene il potere assoluto sul popolo. È per questo che, nonostante le terribili condizioni in cui versa il regno, sono in molti ad anelare il giorno in cui re Nelungö sarà riconosciuto da tutti come l'indiscusso imperatore di Nebula.
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